giovedì 23 dicembre 2010

Quando cioccolato e birra diventano arte


Cio’ Bì in Floridiana:quando cioccolato e birra diventano arte.
Venerdì 22 ottobre 2010, alle ore 10, nella Villa Floridiana di Napoli, apre al pubblico la manifestazione “Cio’Bì in Floridiana:quando cioccolato e birra diventano arte”, un affascinante itinerario dedicato alla birra e al cioccolato tra storia, arte e produzione artigianale campana.

L’evento si articola in due momenti: venerdì 22 ottobre apre la mostra d’arte dedicata ai due temi della rassegna (fino al 16 gennaio) e ha inizio la fiera della birra, che si svolgerà nei due ultimi week end di ottobre (dal 22 al 24 e dal 29 al 31), seguirà, dal 4 al 7 novembre, la fiera del cioccolato.

Le fiere si svolgeranno nel Parco della Floridiana sullo scenografico fondale della facciata neoclassica della villa dove saranno allestiti gli stand espositivi presso i quali il pubblico potrà conoscere e gustare i prodotti realizzati dalle migliori aziende artigiane campane.

Il progetto, è stato promosso dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli e la realizzazione si è resa possibile per il diretto coinvolgimento della Regione Campania – Assessorato all'Istruzione, Promozione culturale, Musei e Biblioteche, con il co-finanziamento dell’Unione Europea POR- FESR Campania 2007-2013 - Obiettivo operativo 1.10.
Con il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, del Comune di Napoli e del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania di Napoli.
Con il contributo di Radeberger Gruppe Italia - la cultura tedesca della birra e di Gay Odin; con il supporto tecnico dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli e di Radio Montecarlo.

Data Inizio: 22 ottobre 2010
Data Fine: 16 gennaio 2011
Luogo: Napoli, Museo Duca di Martina-Villa Floridiana
Orario: 8.30 - 14.00, chiuso il martedì; 10.00 - 19.00 nei giorni di apertura delle fiere
Sito Web: http:// www.polomusealenapoli.beniculturali.it
Napoli, Museo Duca di Martina-Villa Floridiana
Città: Napoli
Indirizzo: via Cimarosa 77 | via Aniello Falcone 171
Provincia: (NA)
Regione: Campania
Sito web: http:// www.polomusealenapoli.beniculturali.it

La Collezione Ruggi d'Aragona:dal restauro all'esposizione


A Salerno a partire da mercoledì 27 Ottobre fino al 29 dicembre, la Soprintendenza BSAE di Salerno ed Avellino aprirà al pubblico i propri laboratori di restauro e i depositi presso il Museo Diocesano di Salerno, ogni mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 13.00.
Durante le aperture saranno mostrate al pubblico, per la prima volta, opere mai uscite dai depositi della Soprintendenza che , dopo averle restaurate, le custodisce. Sono 26 dipinti, tutti raffiguranti scene sacre, donati alla Cattedrale di Salerno da parte del Marchese Giovanni, morto il 10 luglio 1870 che nel suo Testamento così scrive: …La quadreria rappresentante effigie di santi all’Arcivescovado, quelli profani agli esecutori testamentari’ che, dallo stesso documento, risultano essere Giovanni Centola e Michele Santoro, il primo destinatario anche di tutti i libri e le carte geografiche insieme a Gennaro Miraglia e Pietro Maria Alfani; il secondo di un dipinto raffigurante la ‘ SS. Vergine e ‘La Madonna delle Grazie’. E’ un uomo generoso il marchese Giovanni, erede di una famiglia la cui importanza, nel Governo della città, trae origini da lontano. ( vedi scheda)
Al momento manca qualsiasi documento che indichi la consistenza del lascito dei dipinti alla cattedrale. L'unico riferimento proviene dall'elenco pubblicato da mons. Arturo Capone nel secondo volume del Duomo di Salerno, edito nel 1929, ossia sessanta anni dopo. Lo studioso indica 28 dipinti con i rispettivi soggetti, conservati nella sacrestia del duomo e ricordati come appartenenti alla collezione. Essi, quindi, sono stati conservati sempre nella sacrestia della cattedrale di San Matteo. Negli anni Trenta del '900 lo stesso mons. Capone, su incarico dell'arcivescovo Monterisi, aveva cominciato ad organizzare il Museo Diocesano di Salerno. E, quando si avviarono i lavori di restauro della fabbrica del duomo, fu naturale rimuovere l'intera collezione dalla sacrestia e farla convergere nel museo di cui andarono a costituire il principale nucleo della pinacoteca. Fino al sisma del 1980 essi erano conservati nell'ex sede del Museo annessa al duomo, successivamente trasferita presso il complesso dell'ex seminario. Dopo una breve esposizione, alcuni anni or sono, di una piccola parte di essi, sono stati ricollocati nei depositi. Quindi, sostanzialmente, si tratta di dipinti che costituiscono una parte fondamentale della raccolta del Museo Diocesano, mai vista dalla cittadinanza di Salerno.
La Collezione è composta quasi esclusivamente di opere del Seicento napoletano con un gran numero di quadri di cultura naturalistica ed una piccola componente di cultura barocca. Non pochi di questi dipinti hanno trovato posto in studi specialistici con attribuzioni a pittori importanti del Seicento napoletano. Si ricordano fra questi Filippo Vitale, Giuseppe Ribera, Francesco Guarino, Andrea Vaccaro, Nicola Vaccaro, fino a Luca Giordano.
I soggetti, almeno questi noti, indicano una collezione che si articola in filoni di rappresentazione sacra che abbraccia episodi presenti nella Bibbia, come la Storia di Rebecca o di Mosè, prescelti per il loro significato allegorico e morale in una rivisitazione tipologica dei testi sacri. Allo stesso modo sono presenti figure di santi o della vita di Gesù che esprimono un determinato livello di religiosità.
In questo contesto, però, emerge il valore artistico di una collezione che, per gli altissimi livelli delle opere, indica una sua costituzione attraverso gradi di consapevolezza e di conoscenza.

Data Inizio: 27 ottobre 2010
Data Fine: 29 dicembre 2010
Costo del biglietto: gratuito
Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: 089 2758220
Luogo: Salerno, Museo Diocesano
Orario: 9.00 - 13.00
Telefono: 089239126
Fax: 0892753328

Salerno, Museo Diocesano
Città: Salerno
Indirizzo: Largo Plebiscito
Provincia: (SA)
Regione: Campania
Telefono: 089239126
Fax: 0892753328

Terrae Motus


L'allestimento presenta un nucleo significativo di opere della collezione conservata dal 1992 alla Reggia di Caserta, che raccoglie oltre 70 lavori di 66 artisti contemporanei internazionali, chiamati da Lucio Amelio a rappresentare il terremoto che sconvolse Napoli e l'Irpinia nel 1980.

Dopo la partecipazione al Forum Universale delle Culture di Valparaiso con la rassegna “da. napoli: l’arte condivisa / el arte en común”, introdotta citando con documenti d'archivio gli anni immediatamente successivi al terribile sisma del 1980 e la contemporanea affermazione di un progetto esemplare come “Terrae Motus” di Lucio Amelio, il PAN| Palazzo delle Arti Napoli propone la mostra “Opere di Carlo Alfano, Bruno Di Bello, Sergio Fermariello, Nino Longobardi, Gianni Pisani, Ernesto Tatafiore dalla collezione Terrae Motus del Palazzo Reale di Caserta”, frutto di una prima importante collaborazione del PAN con la Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento e la Direzione Regione per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania.
L’allestimento presenta un nucleo significativo di opere della collezione “Terrae Motus”, la collezione conservata dal 1992 alla Reggia di Caserta che raccoglie oltre 70 lavori di 66 artisti contemporanei internazionali, chiamati dal gallerista e mecenate Lucio Amelio a partecipare e rappresentare il catastrofico evento che sconvolse Napoli e l’Irpinia nel novembre 1980, documentato in mostra dalla sequenza di immagini di Luciano D’Alessandro.

Carlo Alfano restituisce la triste storia di Eco che ama di un amore non corrisposto il bellissimo Narciso attingendo al mito classico, come accade anche nel lavoro di Bruno Di Bello che indaga sul rapporto di Apollo e Dafne.

L’uomo guerriero di Sergio Fermariello difende le singole memorie dal dramma collettivo al quale Nino Longobardi ci riconsegna, tentando di esorcizzare la forza distruttrice della natura attraverso l’arte. “La credenza” di Gianni Pisani ci riconduce ad una visione intimistica e personale mentre Ernesto Tatafiore porta in scena i simboli più tradizionali del paesaggio partenopeo, rileggendo il più tradizionale Vesuvio, attraverso un’immagine nuova ed inedita.

Arricchiscono la mostra le numerose testimonianze fotografiche realizzate da Peppe Avallone, che documentano, attraverso i ritratti degli artisti all’opera durante l’allestimento della collezione “Terrae Motus” ad Ercolano, a Villa Campolieto e, successivamente, nella prestigiose sede del Grand Palais a Parigi, attività e situazioni che hanno delineato in quegli anni un forte profilo culturale della città.

Completa il percorso espositivo la documentazione del lavoro di Daniel Buren, un testo ed un’immagine su Napoli con i quali l’artista contribuì all’edizione della mostra, in occasione del suo riallestimento al Grand Palais di Parigi (copyright e courtesy di ADAGP e Daniel Buren).

Negli spazi della collettiva verrà distribuito il magazine realizzato dal PAN per il doppio appuntamento Valparaiso- Napoli.

Data Inizio: 21 dicembre 2010
Data Fine: 04 febbraio 2011
Luogo: Napoli, Palazzo delle arti di Napoli - PAN
Orario: feriali 9.30-19.30, festivi 9.30-14. Chiuso il martedì.
Telefono: 081 7958604

Napoli, Palazzo delle arti di Napoli - PAN
Città: Napoli
Indirizzo: via dei mille 60
Provincia: (NA)
Regione: Campania
Telefono: 081 7958604

Spaventapasseri - Scarecrow


Spaventapasseri - Scarecrow



Dal 6 novembre la mostra Spaventapasseri - Scarecrow 2010 ospita le creazioni di Enrico Baleri, Chris Bangle, Valerio Cometti, Elio Fiorucci, Ruggero Giuliani e Tobia Scarpa.

Arte Sella presenta a conclusione della propria programmazione 2010 un colorato inno alla creatività e alla meraviglia della natura. Sabato 6 novembre alle 17.00 gli Spazi livioRossi di Borgo Valsugana si trasformeranno in un luogo in leggero equilibrio fra realtà e immaginazione per la seconda edizione della mostra Spaventapasseri - Scarecrow. Sei artisti e designer, personalità nel campo della moda e dell'architettura invitati dal curatore Enrico Leonardo Fagone hanno abbandonato il proprio abituale terreno di lavoro e accolto la sfida di reinterpretare uno dei più semplici artefatti della tradizione contadina. Lo spaventapasseri, un oggetto povero e costruito con le tecniche e i materiali più diversi resta infatti uno dei pochi simboli del lavoro contadino e nello stesso tempo testimonianza del modificarsi di abitudini e rituali.
Dalle illustri matite di Enrico Baleri, Chris Bangle, Valerio Cometti, Elio Fiorucci, Ruggero Giuliani e Tobia Scarpa sono nati così esemplari unici di spaventapasseri, capaci di aprire considerazioni più ampie sulla montagna e sui segni lasciati dall’uomo sull’ambiente, sul rapporto tra progettualità, creatività artistica e produzione in serie, così come sulle possibilità di dialogo fra tradizione e contemporaneità. Questa figura poetica, plasmata dalla fantasia e dallo sguardo contemporaneo degli artisti ha catalizzato la loro energia creativa mettendo al centro della loro riflessione la dimensione più intima e primaria, mai retorica e scontata, del rapporto fra uomo e natura, tema che da sempre rappresenta il cuore della ricerca culturale di Arte Sella.
Le sale e il cortile interno degli Spazi Rossi saranno quindi abitati dalla grande creazione “piratesca” del famoso designer di automobili Chris Bangle così come dallo spaventapasseri di Valerio Cometti che funziona solo per i volatili “intelligenti”, in grado di decifrare il rebus inciso sulle vecchie assi di pino che lo compongono. Così il designer: “Se un uccellino riesce a leggere il rebus, capisce che si tratta di uno spaventapasseri e si allontana, lesto, in un turbine di piume. In realtà però, la maggior parte degli uccellini, come degli uomini, non sa leggere i segnali, non si cura di capire il mondo che li circonda, perciò non vede il rebus, non ne capisce il messaggio e mangia, felice, sereno, sicuramente godendo di più di quei pochi uccellini coscienziosi e sensibili”. Enrico Baleri si è invece ispirato ad un’immagine gioiosa, realizzando uno spaventapasseri “adatto a tutto fuorchè a spaventare gli uccellini dei campi”, mentre Tobia Scarpa suggerisce l'universalità delle leggi che regolano la vita attraverso il riferimento ad un animale totemico: l'immagine nobile di teste di civette (o barbagianni), realizzata costruendo delle curve logaritmiche poi specchiate. Il “Saracino” colorato e capace di produrre schiocchi e “dissuasioni sonore” di Elio Fiorucci e Ruggero Giuliani trae spunto invece dall'immagine del fantoccio girevole delle giostre cavalleresche medioevali.
Spaventapasseri/Scarecrow è un’iniziativa organizzata nell'ambito della programmazione internazionale di Arte Sella : quest’originale operazione di “rilettura”di Spaventapasseri - Scarecrow va ad aggiungersi all’esperienza del 2008 che ha visto sprigionarsi l’energia creativa di Aldo Cibic, Francesco Garbelli, Ugo La Pietra, Francesco Mariotti, Marco Porta, Clara Rota, Agatha Ruiz de La Prada.
La mostra sarà aperta fino al 27 marzo 2011 con ingresso libero.


Informazioni sugli artisti invitati:

CHRIS BANGLE
Chris Bangle (1956, Ravenna – Ohio) è uno dei più importanti progettisti d’automobili a livello internazionale, noto per essere stato responsabile del design per il Gruppo Bmw, di cui fanno parte anche i marchi Mini e Rolls Royce. Il New York Times lo ha definito una delle personalità più influenti tra i car designer della sua generazione (Phil Patton, New York Times, 20 febbraio 2006). Ha lavorato per Opel e Fiat, dove ha realizzato, tra gli altri, il progetto per il Coupè Fiat (1992). La ricerca di un affinamento coerente tra contenuti tecnologici ed estetici dell'automobile hanno guidato il suo percorso creativo e progettuale dando vita ad apprezzati modelli di grande diffusione oltre a numerose concept car quali, ad esempio, GINA (2008), un innovativo autoveicolo sperimentale dotato di carrozzeria in materiale sintetico modificabile nella forma e nel disegno, considerato un archetipo per il futuro dello sviluppo tecnologico e formale dell'automobile.

VALERIO COMETTI
Valerio Cometti (1975). Dopo la laurea in Ingegneria Meccanica e alcuni anni di esperienze internazionali fonda V12 Design, Studio di Industrial Design con sede a Milano e Sydney. Nell'autunno del 2006 viene coinvolto nel rilancio del marchio Brionvega per cui disegna e cura lo sviluppo di Alpha, il primo televisore a cristalli, presentato al Salone del Mobile 2007 di Milano. Nel 2008 inizia a collaborare con il Gruppo Cimbali SpA per i marchi LaCimbali e Faema. Autore dell'installazione “Omaggio agli Elementi”, struttura luminosa appositamente progettata e costruita per il Seatec 2010 a Carrara, nel mese di aprile di quest'anno ha presentato tre nuove famiglie di corpi illuminanti per ITre: SD007, SD400 e Zero ed è stato invitato dal Gruppo Tessile Zucchi a realizzare un’installazione per la mostra “Il Passato Rinnovato”, nell'ambito delle celebrazioni delle Collezioni Zucchi.

ELIO FIORUCCI
Elio Fiorucci (Milano, 1935) apre nel 1967 il suo primo negozio a Milano. Negli anni Settanta il nome Fiorucci diventa nel 1970 un marchio con una propria produzione industriale, distribuita in Europa, Sud America e Giappone e il negozio di Milano un punto d'incontro dei giovani che si ribellano alle convenzioni. Nasce lo "stile Fiorucci" e il concetto di lifestyle. Lo stilista adotta come marchio i famosi due angioletti, un’immagine vittoriana reinterpretata dall'architetto Italo Lupi. Nel 1974 l'apertura di un secondo store Fiorucci a Milano: tre piani con una formula rivoluzionaria, abiti vintage e profumi, abbigliamento e complementi d'arredo venduti in un unico negozio. Seguono poco dopo un negozio a Londra, in Kings Road e il Fiorucci Store di New York, nel 1976, nella 59esima Strada - disegnato da Ettore Sottsass, Andrea Branzi e Franco Marabelli che subito diventa un luogo cult dove si incontrano i maggiori esponenti delle comunità intellettuali newyorchesi, scelto anche da Andy Warhol per il lancio del suo rivoluzionario giornale “Interview”. Il marchio Fiorucci festeggia i suoi primi 15 anni con una grande festa allo Studio 54 di New York, guest d'eccezione una giovanissima Madonna. Mentre a New York e Londra esplode la graffiti mania, Elio Fiorucci invita a Milano l’artista Keith Haring per il negozio di Galleria Passarella. Nel 1990 nasce il progetto T-Art, una collezione di t.shirt ispirate a immagini tenere e fiabesche, che diventa rapidamente un bestseller. Nel 2003 Fiorucci crea un nuovo progetto, “Love Therapy” , proponendo nuovi piccoli pezzi d'abbigliamento, nuovi jeans, nuove t-shirt, abiti e accessori per offrire divertimento e allegria.

ENRICO BALERI
Enrico Baleri (Albino, 1942) fonda con Marilisa Baleri Decimo nel 1965 Baleri Designers uno spazio per esporre e commercializzare collezioni d'arredo d'avanguardia a cui fa seguito, nel 1972, la costituzione di Pluri, centro sperimentale di design. Fondatore con Carlo e Francesco Forcolini di Alias nel 1979 dà vita nel 1984 a Baleri Italia per la quale disegnano gli esordienti Philippe Starck, Hannes Wettstein e Luigi Baroli e i maestri Hans Hollein, Alessandro Mendini, Angelo Mangiarotti. Presidente dell’Associazione Casa Malaparte (dal 1989) e del Comitato Italiano Aalto/Viipuri (dal 1994), attivo sostenitore dell'ADI, Associazione per il disegno industrial avvia nel 2004 con Luigi Baroli il Centro Ricerche Enrico Baleri "eb&c" con lo scopo di sviluppare attività di progetto e di ricerca nel campo della comunicazione, del disegno industriale, dell'architettura, dell'arredamento e del web-design. Promotore di iniziative culturali, curatore e organizzatore di esposizioni, segue con attenzione l'incontro critico tra il mondo accademico e quello imprenditoriale collaborando con università e scuole specializzate in Italia e all’estero.

RUGGERO GIULIANI
(Bologna nel 1956) si laurea in architettura presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Inizia a collaborare con la rivista Casabella. Lavora prima a Parigi nello Studio di Architettura e Urbanistica Cuggiani-Maquigny e a Milano nello Studio di Architettura di Emilio Battisti, con il quale partecipa a progetti e a concorsi nazionali ed internazionali e dove segue le mostre "Les Rèalismes" al Centro Georges Pompidou di Parigi (1981) e l'esposizione dedicata al Parco Sempione, per la Triennale di Milano (1982). Lavora con lo Studio di Architettura Fiori dove progetta edifici residenziali, commerciali e per il terziario occupandosi di pianificazione urbanistica e di allestimento di esposizioni. Dal 1997 lavora con il suo studio realizzando, tra gli altri, i nuovi uffici della Merloni Progetti Ariston a Milano. Ha recentemente disegnato l'atelier di moda “Spaziolibero” a Milano e i negozi monomarca "Diego della Valle" e “Tod’s” in Italia e all'estero.

TOBIA SCARPA
Tobia Scarpa (Venezia, 1935), architetto di formazione, dagli anni Sessanta si afferma come protagonista della progettazione industriale, attraverso la collaborazione con Venini, Gavina e Flos. Lavora per numerose aziende italiane ed estere (Cassina, Molteni, Unifor, B&B, Maxalto, Goppion, Meritalia, Skipper, Poggi). Particolarmente fecondo è il rapporto con il gruppo Benetton. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali e le sue opere sono presenti in importanti collezioni permanenti. Ha recentemente ottenuto il Compasso d’oro alla carriera.



Info:
Spaventapasseri – Scarecrow
Inaugurazione, sabato 6 novembre 2010 ore 17.00
Fino al 27.03.11
Ma-sa 10.00-12.00; do 15.30-18.30
Lunedì chiuso
Ingresso libero
Spazi livioRossi - Corso Ausugum 55-57
38051 Borgo Valsugana (Trento)
www.lacasadeglispaventapasseri.net

Ufficio stampa Arte Sella
Elisa Tessaro
areastampa@artesella.it
t. 3473841307

Incisori trentini tra 800 e 900

Fino al 12 febbraio 2011
«Incisori trentini tra 800 e 900» - Il Castello, Trento
Con questa mostra si vuole testimoniare la ricca produzione incisoria degli artisti trentini che hanno operato tra l’800 e il ‘900 utilizzando una pratica artistica, oggi desueta, ma un tempo ricca di creatività e di abilità tecnico-pratiche. In mostra opere di Giuseppe Anders, Basilio Armani, Roberto Iras Baldessari, Carlo Bonacina, Luigi Bonazza, Lea Botteri, Carlo Cainelli, Ugo Claus, Bruno Colorio, Fortunato Depero, Benvenuto e Regina Disertori, Eraldo Fozzer, Mariano Fracalossi, Orazio Gaigher, Tullio Garbari, Fausto Melotti, Umberto Moggioli, Guido Polo, Camillo Rasmo, Luigi Ratini, Aldo Schmid, Riccardo Schweizer, Oddone Tomasi, Giorgio Wenter Marini, Dario e Remo Wolf.
Orario: dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30, chiuso lunedì mattina e festivi.
Info: www.artesella.it

L'invenzione di via Verdi. Una strada di Trento tra Otto e Novecento


L'invenzione di via Verdi. Una strada di Trento tra Otto e Novecento

11/12/2010 - 27/02/2011

Luogo: Trento - Palazzo Calepini, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

Via Calepina, 1
Trento
Orario: 10.00-18-00. Chiuso tutti i lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio. Ingresso libero. Tutti i sabati dalle 10.30 alle 12 e dalle 16 alle 18 sarà presente una guida della Fondazione per accompagnare gratuitamente i visitatori alla mostra.
Negli ultimi due decenni dell’Ottocento, una piccola città come Trento , che contava meno di 20.000 abitanti, dà prova di un eccezionale attivismo.
La costruzione dell’area di via Alessandro Vittoria, l’attuale via Giuseppe Verdi, si ispira ai principi estetici e ideali del tempo voluti da un’amministrazione comunale che lavora per dare un volto nuovo alla città. Strade che si incrociano in angoli retti, viali alberati, composizione armonica degli spazi: un ordine esterno che vuole rispecchiare l’idea di un ordine politico e culturale. La casa della musica della Società filarmonica sorge in questo clima; il palazzo dove ora c’è la Facoltà di sociologia è stato la prima scuole pubblica elementare della città; nell’edificio che oggi ospita la Facoltà di economia e commercio si studiava l’agricoltura trentina per migliorare la sua produzione; l’attuale biblioteca d’ateneo era un forno del pane; dove oggi ci sono gli uffici dell’Università di Trento si trovava un grande molino; e al posto delle aule di Giurisprudenza c’era una segheria industriale.
L’esposizione è composta da oggetti originali e da grandi riproduzioni di immagini e mappe, che portano il visitatore a ripercorrere i cambiamenti di quella parte di Trento.
Agli edifici più importanti della strada, ancora oggi visitabili, sono dedicate le installazioni: di volta in volta si tratta di tirare leve, aprire porte, leggere, scrivere su grandi quaderni scolastici dotati di ‘poteri magici’.
L’uso della tecnologia multimediale, di riproduzioni grafiche virtuali di via Verdi, permettono al pubblico di entrare nella strada come si presenta oggi per aprire finestre di approfondimento fatte di immagini e video, in altre parole, di entrare nel passato.

Mostra realizzata dalla
Fondazione Museo storico del Trentino

a cura di
Elena Tonezzer

Cura del catalogo
Luigi Blanco ed Elena Tonezzer

Coordinamento organizzativo
Patrizia Marchesoni, Rodolfo Taiani, Elena Tonezzer, Donatella Turrina

Direzione artistica
Micol Cossali, Valentina Miorandi

Progetto espositivo
Studiobbs architetti associati, Trento

Progetto grafico della mostra, del catalogo e della promozione
Designfabrik / Alessio Periotto, Rovereto

Percorsi di visita
Cristina Pasolli

Si ringrazia per l’aiuto e la disponibilità
Archivio dell’Università degli studi di Trento
Archivio provinciale di Trento
Archivio storico del comune di Trento
Biblioteca comunale di Trento
Fondazione cassa di risparmio di Trento e Rovereto
Museo civico di Rovereto
Museo tridentino di scienze naturali
Servizio cultura del Comune di Trento
Soprintendenza per i Beni Storico-artistici della Provincia autonoma di Trento

Quinto Antonelli, Roberta G. Arcaini, Barbara Baldo, Brunella Brunelli, Antonio Carlini , Francesca Cretti, Laura Dal Prà, Maria Chiara Deflorian, Marino Degasperi, Giuseppe Ferrandi, Franco Finotti, Luca Gabrielli, Andrea Garretti, Alberto Ianes, Fabio Margoni, Veronica Nicolini, Lorenzo Nicolodi, Massimo Nicolussi, Roberto Paoli, Alessandro Pedrotti, Sonia Pinato, Francesca Rocchetti, Fabrizio Tamè, Caterina Tomasi.

Velvet Glove

Fino al 29 gennaio 2011
«Velvet Glove» - Galleria Boccanera, Trento
Personale dell'artista serbo Nebojsa Despotovic e curata da Daniele Capra e Luigi Meneghelli. I lavori su tela esposti nascono dalla volontà di recuperare la memoria ed il patrimonio fotografico individuale per riportare in superficie immagini, situazioni, odori ed atmosfere che sarebbero rimaste sepolte per sempre. In forma spontanea e personale la pittura del giovane artista ha infatti il potere di far riemergere pezzi di vita passata ed ormai dimenticata.
Orario: da martedì a sabato dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Info: www.arteboccanera.com

Un capolavoro per San Francesco

Fino al 30 gennaio 2011
«Un capolavoro per San Francesco» - Torre Vanga, Trento
Sono esposte una serie di opere che raffigurano il poverello di Assisi nell'arte trentina. Contestualmente sarà esposta l'«Adorazione dei pastori», capolavoro appena acquisito dalla Soprintendenza provinciale per i Beni storico-artistici.
Orario: dalle 10 alle 18.
Info: sopr.storicoartistici@provincia.tn.it

Ho fatto un sogno...

Fino al 3 gennaio 2011
«Ho fatto un sogno...» - Barycentro, Trento
Esposizione delle opere dell'artista trentino Marco Perlini. La sua pittura si pone sempre il problema di trovare nella realtà quelle forme che, intrecciate e combinate tra loro, riescono a produrre nell'immagine costruita della sua mano, vale a dire nella visione, una nuova realtà carica di sogni, di echi simbolici, di sensazioni strane, di allusioni tra fiaba, mito e racconto esistenziale.
Info: www.delfino.coop 

Mario Botta. Architetture 1960-2010


La mostra documenta le opere più significative realizzate da Botta, nato a Mendrisio nel 1943 e laureato a Venezia, in tanti anni di fortunata attività professionale: dalle prime case unifamiliari, originali espressioni della scuola ticinese, fino ai grandi edifici pubblici, biblioteche, teatri, musei, chiese e sinagoghe, realizzati in tutto il mondo.
L’itinerario architettonico di Mario Botta, che trova le proprie origini nell’interpretazione della tradizione del Movimento Moderno e prosegue negli anni senza cedimenti su questa linea, si configura oggi come “ragione critica” rispetto alla fragilità dei modelli e delle mode offerte dalla globalizzazione.

Nel suo studio di Lugano, l’architetto ticinese progetta edifici che trovano la propria ragione d’essere nella consapevolezza di interpretare la sensibilità della cultura contemporanea e nel contempo evocare quel territorio di storia e di memoria che costituisce il vero patrimonio dell’identità dell’architettura europea. Presente e passato convivono dentro un linguaggio figurativo fatto di geometrie e materiali, senza ombra di nostalgie storiciste o velleità tecnologiche. L’architettura ritrova così la propria vocazione primitiva di forma essenziale che modella lo spazio di vita dell’uomo e che, rispettando le funzioni alle quali deve rispondere, aspira ad offrire inedite emozioni.

In mostra si possono studiare e ammirare circa 60 progetti di edifici realizzati, documentati con schizzi e modelli originali, fotografie e disegni inediti attraverso un originale percorso espositivo organizzato in dodici sezioni: dagli Incontri che rappresentano una vera e propria introduzione alla mostra, con suggestioni e memorie di artisti e opere che hanno lasciato un segno profondo nella formazione
dell’architetto, fino ai progetti più recenti per i grandi spazi urbani.
L’ultima sezione è, infine, dedicata alle creazioni di oggetti di design e ai progetti di allestimento degli interni.

Mart, Rovereto
25 settembre 2010 - 23 gennaio 2011
A cura di Studio Mario Botta, Lugano

Modigliani scultore al MART di Rovereto


Tra il 1911 e il 1913 Amedeo Modigliani abbandona la pittura e si dedica alla scultura. Sono gli anni in cui l’artista livornese mette a punto un’inedita sintesi fra elementi della tradizione e originali accenti figurativi.

L’unicità del progetto espositivo del Mart si concentra sul corpus delle sculture di Modigliani. Come pochi altri protagonisti delle avanguardie artistiche del novecento, Modigliani coglie le suggestioni della storia e le intreccia con un linguaggio personale. Infatti, la scultura arcaica, medioevale e rinascimentale, e poi la scoperta dell’arte orientale e tribale, attraverso le ricerche di Picasso e Brancusi, sono per Modigliani uno straordinario campo di riferimenti per l’avvio di un rivoluzionario percorso creativo.

Le sue sculture hanno una purezza avvolgente e forme enigmatiche, come ha dimostrato Ambrogio Ceroni che per la prima volta, nel 1965, ha catalogato l’opera di Modigliani scultore. Delle 25 sculture identificate da Ceroni, solo 16 oggi appartengono a collezioni pubbliche, mentre le restanti sono disperse o conservate presso inaccessibili collezioni private. Con questa mostra il Mart intende offrire un nuovo contributo ad un aspetto centrale della vicenda artistica di Modigliani, l’artista che amava definirsi “più scultore che pittore”.

Il progetto è stato ideato e curato da Gabriella Belli, Flavio Fergonzi, Alessandro Del Puppo, con il supporto di un comitato scientifico composto da Anna Ceroni, Eike Schmidt, Kenneth Wayne. Testi in catalogo di Flavio Fergonzi, Alessandro del Puppo, Brigitte Léal, Eike Schmidt, Kenneth Wayne, Ilaria Cicali e Anna Ceroni

Mart, Rovereto
18 dicembre 2010 - 27 marzo 2011
A cura di Gabriella Belli, con il supporto di un comitato scientifico coordinato da Flavio Fergonzi e Alessandro Del Puppo, di cui fanno parte Anna Ceroni, Eike Schmidt e Kenneth Wayne.

L'eccellenza nell'incisione al Mart di Trento

Fino al 2 gennaio 2011
«L'eccellenza nell'incisione» - Mart, Trento
Tra i più importanti incisori del primo ‘900 italiano, Benvenuto Disertori viene ricordato in una esposizione che mette in luce attraverso la preziosa donazione degli eredi, acquisita nel corso dell’anno passato, la sua eccellenza incisoria, che lo ha collocato nell’alveo dei maggior autori internazionali del suo tempo. La mostra si avvale non solo delle grafiche originali, ma anche dei legni per xilografie, che costituiscono il vero oggetto di studio per gli specialisti del settore.
Orario: da martedì a domenica dalle 10 alle 18.

Paesaggi di Guerra al Centro Lagorai di Torcegno


Fino al 31 dicembre
«Paesaggi di Guerra» - Centro Lagorai, Torcegno
Mostra fotografica che vuole ripercorrere gli anni del primo conflitto mondiale sulle montagne trentine. Sono esposte una serie di opere per mostrare le condizioni di vita dei soldati italiani al fronte.
Info: www.ecomuseolagorai.eu 

Open internazionale di scacchi a Nago e Torbole

Dal 26 al 30 dicembre
«Open internazionale di scacchi» – Nago e Torbole
Prima edizione di questa manifestazione che porterà sul Garda alcuni dei più grandi scacchisti mondiali e, contestualmente, andrà in scena anche una gara speciale rivolta ai giovanissimi Under 16.
www.gardatrentino.it 

Ciaspolata dei Babbo Natale

26 dicembre
«Ciaspolata dei Babbo Natale» – Tesino
Sulle nevi del Passo del Brocon va in scena la prima edizione di questa manifestazione che vedrà i partecipanti, rigorosamente vestiti con il tradizionale costume rosso, "sfidarsi" in una passeggiata non competitiva di 3 km con le ciaspole ai piedi.
www.visitvalsugana.it 

Concerto Europeo di Natale

26 dicembre
«Concerto Europeo di Natale» – Trento
La Banda Rappresentativa Giovanile e della Federazione dei Corpi Bandistici di Trento si esibirà alle 20.45 all'auditorium Santa Chiara diretti fa Federico Scarfi e Lorenzo Della Fonte.
www.federbandetrentine.it 

Ski Sprint Primiero Energia

26 dicembre
«Ski Sprint Primiero Energia» – Fiera di Primiero
Ottava edizione della gara sprint di sci di fondo su circuito nel centro storico di Fiera, valida per il campionato italiano assoluto team sprint. La formula di gara è quella classica a coppie, con qualificazioni, quarti di finale, semi-finale e finale. I grandi campioni dello sci di fondo si danno battaglia sull'anello di 400 metri (da affrontare tre volte, due invece i giri per le categorie giovanili).
www.sanmartino.com 

Concerto di Fine Anno dell'Orchestra Haydn


Descrizione
L'orchestra Haydn, diretta dal maestro Giuliano Betta e accompagnata dal soprano Anett Fritsch e dal baritono Michael Kupfer ha il piacere di augurare ancora una volta al suo pubblico un felice anno nuovo, accompagnandosi con le musiche di grandi maestri quali Johann Strauss, Josef Strauss, Franz Lehàr e Karl Millocker. 
 
Date
31/12/2010
Trento, Teatro Sociale
19.30

Info e biglietti
BigliettiPlatea e Palchi centrali Euro 30,00
Laterali davanti Euro 15,00
Loggione e Laterali dietro Euro 15,00
Ridotto generico Euro 25,00
Ridotto studenti Euro 5,00

Per gli abbonati Haydn è prevista una tariffa speciale di Euro 20,00

Infonr. verde 800.013952

Concerto di Natale del Corpo Musicale Città di Trento


Descrizione
Quale migliore occasione per aiutare ancora una volta la ricostruzione del Teatro S. Filippo dell'Aquila se non il Natale? Il Corpo Musicale della Città di Trento si esibirà al Teatro Auditorium e il ricavato sarà devoluto in beneficenza a Solidarte, per continuare il sostegno delle realtà colpite dal sisma del 6 aprile 2009. Per non dimenticare, per non abbandonare chi ha bisogno.
 
Date
23/12/2010
Teatro Auditorium
20.30

Queen the Ballet


Descrizione
musica e Filmati originali dei Queen
coreografia MARCELLO ALGERI
assistente alla Coreografia SABRINA RINALDI
Costumi Proballet atelier
effetti digitali ANDREA LOMBARDI
regia KELLY CALDWELL
artisti SABRINA RINALDI, BIANCA BONALDI, VALENTINA QUARONI, LESILE SANNA, JESSICA GILLO, OPHELIE LONGUET, MARCELLO ALGERI, KOSTANTIN NEROSLOV, MATTEO DONETTI
Spettacolo di danza adatto a tutti
Divertimento e seduzione sono la chiave di volta di questo balletto formato da dodici quadri e che ha per colonna sonora canzoni e musiche, forse fra le più conosciute al mondo, cantate dall'indimenticabile FREDDIE MERCURY e dal gruppo dei QUEEN con titoli come: Bohemien Rhapsody, We will Rock you, We are the champions, Radio Ga Ga, Who wants to live forever, the Show must go on, e altre ancora.

Date
21/12/2010
ROVERETO - Teatro alla Cartiera
20.30

22/12/2010
TIONE DI TRENTO - Teatro Comunale
20.30

23/12/2010
RIVA DEL GARDA - Palazzo dei Congressi
20.30

Speciale capodanno: National Folk Dance Ensemble of Croatia LADO

Descrizione
Speciale capodanno - Fuori abbonamento
National Folk Dance Ensemble of Croatia
LADO
direttore Ivana Lušic
direttore artistico Ivan IvancCan
direttore musicale Dražen KurilovcCan
maître de ballet Verica Radic´ e Dubravko Radic´
direttore d'orchestra Alan Kaski
costumi Vesna Kurilovcan
capo tecnico Ratko Poznic

˝Lado˝, ovvero «buono, bello o grazioso», è un'arcaica parola slava frequentemente usata nelle antiche canzoni rituali del nord-ovest della Croazia. ˝Lado˝ è il nome di battesimo del più prestigioso ensemble folk della Croazia, portavoce a livello mondiale delle ricche tradizioni coreutiche e musicali del piccolo e strategico paese situato nel cuore dell'Europa, influenzato negli usi e nei costumi dal Mediterraneo, dai Balcani e dalle Alpi. Fondato nella capitale, Zagabria, nel 1949, ˝Lado˝ consta di trentaquattro brillanti danzatori, un nutrito numero di eccellenti cantanti e musicisti il cui repertorio spazia in più di un centinaio di titoli rappresentanti la varietà culturale del paese. Pluripremiata a livello internazionale, la compagnia possiede inoltre un piccolo tesoro dal valore inestimabile: un ˝guardaroba˝ di più di 1200 costumi tradizionali, alcuni risalenti agli albori del Novecento. Non mancherà di affascinare e ˝scaldare˝ con i suoi ritmi e le sue danze colorate il pubblico di Trento a Capodanno

Date
31/12/2010
Teatro Auditorium
ore 20.30, Turno: SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO

01/01/2011
Teatro Auditorium
ore 16.00, Turno: SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO

Info e biglietti
SPETTACOLO SPECIALE CAPODANNO
Intero € 20,00
Ridotto € 15,00
Ridotto per ragazzi fino ai 10 anni € 5,00
Presentando la Carta In Cooperazione si ha diritto ad una riduzione pari circa al
10% sul prezzo dell'abbonamento, della card (ad esclusione della Card ˝Famiglia˝
e della Card ˝Studenti˝) e/o del biglietto.

PREVENDITE presso
• La cassa del Teatro Auditorium, in via S. Croce 67 (da lunedì a sabato ore 10.00-19.00)
• La cassa del Teatro Sociale, in via Oss Mazzurana 19 (da lunedì a sabato in campagna abbonamenti ore 10.00-19.00; successivamente ore 16.00-19.00)
• Le Casse Rurali convenzionate in orario di sportello
• Nelle giornate di spettacolo nel teatro che ospita lo stesso a partire da un'ora
prima dell'inizio

INFORMAZIONI E CHIARIMENTI
• al Punto Informativo del Teatro Auditorium (da lunedì a sabato ore 10.00-19.00), e del Teatro Sociale (da lunedì a sabato ore 10.00-19.00, dopo la campagna abbonamenti ore 16.00-19.00)
• tel. 0461.213834
• N. verde 800.013952
www.centrosantachiara.it
info@centrosantachiara.it

Racconti di Natale

Descrizione
FOYER TEATRO AUDITORIUM
Lunedì 27 dicembre 2010 ore 15.30 e 17.30
Martedì 28 dicembre 2010 ore 15.30 e 17.30
Mercoledì 29 dicembre 2010 ore 15.30 e 17.30
Compagnie Teatrali Unite

RACCONTI DI NATALE

Spettacolo di racconto, lettura, canto e musica dal vivo
con Camilla da Vico e Giovanna Palmieri
musiche e canzoni Camilla da Vico
oggetti di scena Giovanna Palmieri
Una narratrice ed una musicista accolgono e conducono il pubblico con musiche e canti nel luogo del racconto.Proprio lì però accade un imprevisto che soltanto Babbo Natale, essendo un vecchio saggio, riuscirà a risolvere. Finalmente, grazie a lui, si potranno raccontare storie che parlano del Natale.Tra musica, canti, filastrocche, scherzi e un po' di magia, le storie narrate raccontano di animali, giocattoli, alberi ma soprattutto parlano di amicizia, condivisione ed affetto. I regali che forse tutti vorremmo trovare sotto l'albero.Piccolo spettacolo di narrazione per ritrovare la magia del Natale insieme, in cerchio, con occhi e orecchie aperti per ascoltare e sentirsi un po' più vicini, come accadeva un tempo.
Il pubblico è limitato ad un massimo di 70 persone per spettacolo. Si consiglia l'acquisto anticipato del biglietto.

Date
27/12/2010
Foyer Teatro Auditorium - Trento
ore 15.30 e ore 17.30

28/12/2010
Foyer Teatro Auditorium - Trento
ore 15.30 e ore 17.30

29/12/2010
Foyer Teatro Auditorium - Trento
ore 15.30 e ore 17.30

Speciale Natale: Il lago dei cigni

Descrizione
Speciale Natale - Fuori Abbonamento
Teatro dell'opera della Macedonia
IL LAGO DEI CIGNI
Balletto in due atti
musiche Tchaikovskji
coreografi e Marius Petipa-Lev Ivanov riviste da Victor Yaremenko

Un grande classico, per riscoprire le emozioni della danse d'école e l' intramontabile partiture di Tchaikovskji: ˝Il Lago dei cigni˝. Ad interpretarlo il Balletto del Teatro dell'opera della Macedonia, compagnia nata nel dopoguerra in seno al Teatro d'Opera di Skopje di più lunga tradizione musicale, ensemble che vanta attualmente più di sessanta ballerini in organico e un corposo repertorio di classici. Il ˝Lago dei cigni˝, il titolo quintessenza della danza accademica nella versione ideata da Viktor Yaremenko che riporta alla luce un'antica edizione del balletto che inizia con un sogno premonitore. Ma non c'è da temere, questa versione contiene tutti i topoi del capolavoro di Petipa-Ivanov: dalla caccia sulle rive del lago del principe Sigfrido alla festa di nozze, dall'inganno di Rothbart e di sua figlia Odile al lieto fine che corona l'amore tra Sigfrido e Odette.

Date
26/12/2010
Teatro Sociale
Trento
ore 20.30, Turno: SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO

Speciale Natale - Lo schiaccianoci

Dal 25 al 26 dicembre
«Danza» – Trento
Due grandi classici per riscoprire le emozioni della danse d'école e le intramontabili partiture di Caikovskij: «Lo Schiaccianoci» e «Il Lago dei Cigni». Ad interpretarli il «Balletto del Teatro dell'Opera della Macedonia», compagnia nata nel dopoguerra in seno al Teatro d'Opera di Skopje di più lunga tradizione musicale. Appuntamento al Teatro Sociale alle 16 ed alle 20.30.
www.centrosantachiara.it 

Descrizione
Speciale Natale - Fuori abbonamento
Teatro dell'opera della Macedonia
LO SCHIACCIANOCI
Balletto in due atti
musiche Tchaikovskji
coreografie Vasilij Ivanovich Vainonen

Un grande classico, per riscoprire le emozioni della danse d'école e l'intramontabile partitura di Tchaikovskji: ˝Lo Schiaccianoci˝. Ad interpretarlo il Balletto del Teatro dell'opera della Macedonia, compagnia nata nel dopoguerra in seno al Teatro d'Opera di Skopje di più lunga tradizione musicale, ensemble che vanta attualmente più di sessanta ballerini in organico e un corposo repertorio di classici. Ancora uno ˝Schiaccianoci˝, l'immancabile rituale natalizio, che con i suoi toni edulcorati e leziosi, i suoi giocattoli e pupazzi animati nei sogni della piccola protagonista Clara infonde gioia a grandi e piccini.
Date
25/12/2010
Teatro Sociale
ore 16.00 e 20.30, Turno: SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO

Osservazioni astronomiche a Castello Tesino

Dal 24 al 26 dicembre
«Osservazioni astronomiche» – Castello Tesino
Dalle 21.30 alle 23.30 tre serate per osservare il cielo e le stelle all'osservatorio astronomico di Celado.
www.visitvalsugana.it 

Presepi per le vie a Spormaggiore

Dal 24 dicembre al 6 gennaio
«Presepi per le vie» – Spormaggiore
Raffigurazioni della Natività coloreranno tutte le strade del paese, creando un percorso che accompagnerà i visitatori sino all'avvento dei Magi.
www.visitdolomitipaganella.it 

I presepi de mont a Sover

Dal 23 dicembre al 6 gennaio
«I presepi de mont» – Sover
Mostra di presepi artigianali per le vie del paese, con gli abitanti stessi che costruiscono all’esterno delle loro abitazioni delle raffigurazioni della Natività artigianali per decorare le vie del centro. All’inizio della gradinata della chiesa sarà presente una mappa, che farà da guida per trovare anche i presepi più nascosti.
www.visitpinecembra.it 

Dipinti napoletani del Sei e Settecento dal Veneto


La mostra intende portare l’attenzione sulla fortuna del barocco napoletano, seguendo le tappe della progressiva affermazione degli artisti napoletani nell’area veneta. Sulla scorta degli ultimi studi sul collezionismo veneto, che attraverso la rilettura degli inventari delle famiglie nobili hanno portato a riscoprire l’interesse di collezionisti e committenti per i maggiori interpreti del barocco attivi in ambito meridionale, vengono ripercorse le fasi di intensificazione dei rapporti tra Napoli e Venezia, che misero in moto un fruttuoso interscambio, favorito anche dalla mediazione di figure autorevoli, come il Giogalli e il Samueli, i quali contribuirono a potenziare il mercato dell’arte tra Nord e Sud, secondo quanto testimoniato dalle fonti.

I dipinti esposti, provenienti dai principali musei del Veneto e da collezioni private, consentono di verificare sia l’apporto dei pittori napoletani alla trasformazione del linguaggio artistico, con riferimento alle fasi nodali del rinnovamento pittorico, sia la trasformazione del gusto della committenza veneta, maturato tra Sei e Settecento.

Viene dato risalto al protagonismo lagunare di Luca Giordano, da un lato in riferimento alla sua permanenza a Venezia, ma soprattutto riguardo al costante rapporto intrattenuto con i collezionisti veneti dagli inizi della sua attività fino al suo trasferimento in Spagna.
Il percorso espositivo consente di porre l’accento non solo sulle scelte operate dall’artista, inizialmente rivolte alla riproposta dell’esempio del Ribera in chiave tenebristica, ma anche di riesaminarne gli sviluppi in relazione alle proposte di Mattia Preti e di Francesco Solimena: specie in considerazione del processo di trasformazione dal Barocco all’Arcadia. L’affermazione del Solimena nel Veneto ha offerto occasione per riproporre il profilo dell’artista in merito alle sue proposte innovative, anche sul piano dell’iconografia profana, che nel determinare il successo dell’artista nel collezionismo veneto, gli aprirono la strada ad una risonanza di ambito europeo.
Un ruolo significativo ricopre all’interno della mostra la figura di Paolo De Matteis, la cui riscoperta nell’area padovana ha consentito di riesaminarne l’apporto soprattutto al confronto dei due massimi esponenti del barocco napoletano.

Un momento di integrazione tra indagine territoriale e verifica del collezionismo è stato riservato ad una sezione della mostra, all’interno della quale è possibile visualizzare l’ampia diramazione della pittura napoletana nell’area veneta, facendo ricorso ad un ampio corredo illustrativo.

Catalogo: La fortuna del Barocco Napoletano nel Veneto. Dipinti napoletani del sei e Settecento dal Veneto, a cura di Mario Alberto Pavone, Editore Claudio Grenzi, Foggia 2010.


Data Inizio: 23 dicembre 2010
Data Fine: 30 gennaio 2011
Luogo: Salerno, Pinacoteca Provinciale Palazzo Pinto
Orario: dal martedì alla domenica ore 9.00 - 19.30; chiuso lunedì
Telefono: 089 2583073
Salerno, Pinacoteca Provinciale Palazzo Pinto
Città: Salerno
Indirizzo: via dei Mercanti 63
Provincia: (SA)
Regione: Campania
Telefono: 089 2583073

Il restauro dei Bronzi di Riace è aperto al pubblico


È partita l'operazione di valorizzazione dei Bronzi di Riace.
Un team composto da fisici, chimici e restauratori collabora per conoscere l’effettivo stato di salute di questi due capolavori affiorati dalle acque quasi quarant'anni fa e prospettare eventuali interventi mirati.
Ai visitatori viene offerta la possibilità di seguire da vicino le fasi di questa eccezionale operazione.
Il Laboratorio di restauro, allestito nella Sala Monteleone di Palazzo Campanella (sede del Consiglio regionale della Calabria) è aperto al pubblico che può vedere gli esperti all’opera attraverso una vetrata.

Non solo. In occasione della ristrutturazione del Museo Nazionale della Magna Grecia anche gli altri reperti della collezione sono stati trasportati a Palazzo Campanella dove è allestita una mostra per ammirare, tra gli altri, i più importanti esemplari di Pìnakes al mondo.

Un sito web (www.bronzidiriace.org) in continuo aggiornamento permette di seguire le vicende dei Bronzi da ogni parte del globo. Attenzione particolare è stata data alle scuole: l’Area Didattica presente sul sito si rivolge infatti ai più giovani che hanno la possibilità di offrire il proprio punto di vista e confrontarlo con quello degli altri studenti di tutto il paese, per scoprire la ricchezza che queste straordinarie testimonianze del passato custodiscono.

Data Inizio: 12 marzo 2010
Data Fine: 12 marzo 2011
Costo del biglietto: visita guidata gratuita
Prenotazione: Facoltativa; Telefono prenotazioni: visite guidate al Laboratorio e alla mostra numero verde 800985164
Luogo: Reggio di Calabria, Palazzo Campanella, Sede del Consiglio regionale
Orario: tutti i giorni (domenica compresa) dalle ore 9.00 alle 19.30
Sito Web: http://www.bronzidiriace.org

Tornareccio: storie intorno a Monte Pallano 2010


Sabato 31 luglio 2010 alle ore 17:30 presso il Centro Museale di Tornareccio, in provincia di Chieti, si terrà la prima edizione di un ciclo di incontri dal titolo “Storie intorno a Monte Pallano” a cura del Comune e della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo. E’ la storia di una scoperta archeologica avvenuta nel 1989, quando in via De Gasperi, in pieno centro storico, emerge una necropoli arcaica risalente alla fine del VII-VI secolo avanti Cristo con un ricco corredo di ornamenti in bronzo. Le ricerche archeologiche condotte dal 1991 in poi portano alla luce altre sei sepolture arcaiche, a testimoniare che il centro storico conserva un importante patrimonio archeologico.
La mostra archeologica che contestualmente verrà aperta al pubblico espone i reperti recuperati nel corso di due decenni di lavori svolti in questa zona dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo e dal team anglo-americano che opera nell’ambito del Sangro Valley Project, con la professoressa Susan Kane dell’Università americana di Oberlin (OHIO).
Il Comune di Tornareccio è già noto per le sue Mura Megalitiche, databili al V-IV secolo avanti Cristo: realizzate con enormi massi di calcare locale, che raggiungono la lunghezza di 200 metri, superando i 5 sia in larghezza che in altezza, esse si alternano perfettamente agli affioramenti naturali di roccia, fino a formare un vero e proprio recinto su tutto l’altopiano.
Il Sindaco Nicola Pallante ed il Soprintendente Andrea Pessina presenteranno quattro racconti di archeologia narrati dai protagonisti delle ricerche archeologiche: Storie intorno a Monte Pallano, di Amalia Faustoferri;Memorie di uno scavo,di Davide Aquilano;La necropoli di Via De Gasperi,di Paola Riccitelli;Archeologia tra la gente, di Marlene Suano.
La mostra è aperta il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 fino al 20 gennaio 2010. INFO comune di Tornareccio 0872 868139.
L'allestimento espositivo è stato curato dalla PARSIFAL - Società Cooperativa di Vasto.
28.07.2010

Sabato 31 luglio 2010 alle ore 17:30 presso il Centro Museale di Tornareccio, in provincia di Chieti, si terrà la prima edizione di un ciclo di incontri dal titolo “Storie intorno a Monte Pallano” a cura del Comune e della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo. E’ la storia di una scoperta archeologica avvenuta nel 1989, quando in via De Gasperi, in pieno centro storico, emerge una necropoli arcaica risalente alla fine del VII-VI secolo avanti Cristo con un ricco corredo di ornamenti in bronzo. Le ricerche archeologiche condotte dal 1991 in poi portano alla luce altre sei sepolture arcaiche, a testimoniare che il centro storico conserva un importante patrimonio archeologico.
La mostra archeologica che contestualmente verrà aperta al pubblico espone i reperti recuperati nel corso di due decenni di lavori svolti in questa zona dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo e dal team anglo-americano che opera nell’ambito del Sangro Valley Project, con la professoressa Susan Kane dell’Università americana di Oberlin (OHIO).
Il Comune di Tornareccio è già noto per le sue Mura Megalitiche, databili al V-IV secolo avanti Cristo: realizzate con enormi massi di calcare locale, che raggiungono la lunghezza di 200 metri, superando i 5 sia in larghezza che in altezza, esse si alternano perfettamente agli affioramenti naturali di roccia, fino a formare un vero e proprio recinto su tutto l’altopiano.
Il Sindaco Nicola Pallante ed il Soprintendente Andrea Pessina presenteranno quattro racconti di archeologia narrati dai protagonisti delle ricerche archeologiche: Storie intorno a Monte Pallano, di Amalia Faustoferri;Memorie di uno scavo,di Davide Aquilano;La necropoli di Via De Gasperi,di Paola Riccitelli;Archeologia tra la gente, di Marlene Suano.
La mostra è aperta il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 fino al 20 gennaio 2010. INFO comune di Tornareccio 0872 868139.
L'allestimento espositivo è stato curato dalla PARSIFAL - Società Cooperativa di Vasto.


Data Inizio:31 luglio 2010
Data Fine: 20 gennaio 2011
Costo del biglietto: nessuno; Per informazioni 0872868139
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Tornareccio, Centro Museale
Orario: sabato e domenica 10 - 12 ; 17 - 19
Telefono: 0872868139
Fax: 0872 868884
E-mail: sindaco@comuneditornareccio.it
Sito Web: http://www.archeoabruzzo.beniculturali.it
Tornareccio, Centro Museale
Città: Tornareccio
Indirizzo: Tornareccio
Provincia: (CH)
Regione: Abruzzo
Telefono: 0872868139
Fax: 0872 868884
E-mail: sindaco@comuneditornareccio.it
Sito web: http://www.archeoabruzzo.beniculturali.it

Pat Carra: la mostra Punto a capo al Complesso del Vittoriano


Dal sito del Ministero dei beni culturali:
La mostra “Punto a Capo” di Pat Carra, ospitata al Complesso del Vittoriano dal 23 dicembre 2010 al 23 gennaio 2011, vuole far conoscere l’universo di una delle più amate fumettiste italiane attraverso 29 tele che sono ingrandimenti, tutti disegnati e cuciti interamente a mano, dei fumetti su carta originari. Le dimensioni variano da 90x100 cm a 100x260 cm. I tessuti spaziano dal lino al khadi di Gandhi, dal cotone alla canapa, alla iuta. I fumetti di Pat Carra sono quindi volati dalla carta alla tela, hanno preso corpo e volume, sono disegnati a mano, ricamati al dritto e al rovescio, tagliati, cuciti. Pat intreccia sulle tele il lavoro della penna e quello dell’ago, cucendo ironie taglienti su morbidi tessuti. Le vignette e le strisce sono umoristiche, ironiche, satiriche. Parlano di donne e di uomini, di libertà femminile, di conflitti tra i sessi.
La mostra è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma, realizzata da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia e a cura di Susanna Boschi, Pat Carra, Anders Lunderskov, Sandro Stefanelli.

Pat Carra è nata a Parma nel 1954 e vive a Milano. È’ una delle più amate fumettiste italiane, un punto di riferimento ironico, politico, umoristico per un vasto e multiforme pubblico femminile, femminista, e maschile. Nel 2006 ha vinto il Premio Internazionale di Satira politica di Forte dei Marmi. Le sue prime vignette e strisce sono pubblicate negli anni settanta dalla Libreria delle donne di Milano, di cui ha diretto il periodico umoristico “Aspirina. Rivista per donne di sesso femminile”.
Ha collaborato e collabora con riviste e giornali in Italia e all’estero: “Noi donne”, “Cuore”, “Smemoranda”, “Donna moderna”, “Donna e mamma”, “Corriere della sera”, “il ma¬nifesto”, “Ego” (Grecia), “Luna” (Argentina), “Clara” (Spagna), “Terre di mezzo” e le testa¬te online “Jobtalk24/Sole24ore” e “InGenere/sito di economia e politica”.
Negli ultimi anni ha esposto i suoi lavori in numerose mostre, intrecciando il fumetto con altre forme d’arte. La mostra Punto a capo si inscrive in questa ricerca e approda a una nuova, imprevista, originale libertà artistica.

La mostra

Fili ordinati e disordinati compongono un discorso allo stesso tempo forte e leggero, invitano alla riflessione, al riso, al sorriso. Fanno riflettere sulla violenza domestica e sulla guerra, perché il mondo - scriveva Hannah Arendt - non è altro che l’allargamento delle nostre relazioni. Tutto il lavoro artistico di Pat è teso alla liberazione dagli stereotipi, soprattutto quelli sessuali, attraverso l’umorismo. Nelle opere esposte al Vittoriano i colori delle tele e del filo sono il nero, il rosso, il bianco con le sue varianti naturali fino al corda della iuta e all'ecrù della canapa. Pat Carra mescola modi diversi di cucire, assemblare, ricamare. Crea volumi con leggere imbottiture che fanno spiccare i personaggi e le nuvole parlanti del fumetto, fis¬sate poi con bottoni di madreperla indiani. Oppure taglia il lino di un burqa facendo sbucare dall’interno la forza gioiosa di un cotone africano e appoggia il disegno sulla calda ruvidezza della iuta. Alcune tele di lino leggero sono completamente ricamate, senza interventi a in¬chio¬stro: disegni e scrittura prendono corpo solo con i piccoli punti tratteggiati del ricamo kanthawork, tipico della tradizione indiana.
Le opere in mostra sono nate da un lavoro laboratoriale al quale hanno collaborato la fashion designer Michela Solari, con l’idea del raffinato kantawork come ricamo base, e Maura Carra che ha eseguito molti ricami. Il designer milanese/danese Anders Lunderskov ha progettato un allestimento essenziale e rigoroso. Le sue cornici in abete naturale sembrano volare intorno alle tele, sottolineando la leggerezza del fumetto. La grafica progettata da Sandro Stefanelli, si sviluppa in rosso e bianco per l’allestimento, la comunicazione e il catalogo. Il tratteggio di un filo rosso e la trama di un tessuto grezzo creano volume e movimento.

Tutti i testi in mostra sono tradotti in inglese.

Le borse indiane

Uno spazio della mostra è dedicato al progetto equo e solidale “Punto a capo Milano-Mumbai” che ha realizzato borse con le vignette di Pat stampate e ricamate a mano dalle donne della Ong Lok Seva Sangam. Le borse sono piccole opere uniche a tiratura limitata, di cotone naturale. Ogni borsa nasce da un’esperienza di arte e lavoro condiviso. Il progetto, che prende le mosse da incontri e coincidenze fortunate, tiene insieme arte, politica, relazioni tra donne vicine e lontane.
La storia comincia nel 2008, quando Pat e un’amica giramondo, Patrizia Costa, che fa volontariato con le donne della Ong LSS, decidono di fare borse di cotone ricamate. Al progetto hanno lavorato due gruppi, uno a Milano e l’altro a Mumbai. A Milano si studiano i prototipi e si cura la diffusione e la distribuzione. Con Pat Carra collaborano Susanna Boschi, Piera Bosotti, Maura Carra, Maria Teresa Collini, Patrizia Costa, Michela Solari. A Mumbai si esegue il lavoro dalla stampa al ricamo. Il laboratorio indiano è diretto da Ethel D'Souza, che coordina un gruppo di venti donne e ragazze. Parte del ricavato è usata per le vaccinazioni e per le scuole dello slum.


Organizzazione generale e realizzazione: COMUNICARE ORGANIZZANDO
Catalogo: Il catalogo è pubblicato dalla Provincia di Roma
L’accesso è consentito fino a 45 minuti prima dell’orario di chiusura

Per ulteriori informazioni: www.patcarra.it
Ufficio Stampa Provincia di Roma: tel. 06/67662434

Ufficio Stampa Comunicare Organizzando: Paola Saba
tel. 06/3225380, fax 06/3224014
cell. 329/9740555
e-mail: p.saba@comunicareorganizzando.it

con la collaborazione di:
Caterina Mollica
tel. 06/3225380, fax 06/3224014
c.mollica@comunicareorganizzando.it


Redattore: RENZO DE SIMONE

Informazioni Evento:


Data Inizio:23 dicembre 2010
Data Fine: 23 gennaio 2011
Costo del biglietto: gratuito
Luogo: Roma, Complesso del Vittoriano, Sala Zanardelli
Orario: dal lunedì al venerdì 9.30/18.30 - sabato e domenica 9.30/19.30
Telefono: 06/69202049
Sito Web: http://www.patcarra.it