giovedì 23 dicembre 2010
Terrae Motus
L'allestimento presenta un nucleo significativo di opere della collezione conservata dal 1992 alla Reggia di Caserta, che raccoglie oltre 70 lavori di 66 artisti contemporanei internazionali, chiamati da Lucio Amelio a rappresentare il terremoto che sconvolse Napoli e l'Irpinia nel 1980.
Dopo la partecipazione al Forum Universale delle Culture di Valparaiso con la rassegna “da. napoli: l’arte condivisa / el arte en común”, introdotta citando con documenti d'archivio gli anni immediatamente successivi al terribile sisma del 1980 e la contemporanea affermazione di un progetto esemplare come “Terrae Motus” di Lucio Amelio, il PAN| Palazzo delle Arti Napoli propone la mostra “Opere di Carlo Alfano, Bruno Di Bello, Sergio Fermariello, Nino Longobardi, Gianni Pisani, Ernesto Tatafiore dalla collezione Terrae Motus del Palazzo Reale di Caserta”, frutto di una prima importante collaborazione del PAN con la Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento e la Direzione Regione per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania.
L’allestimento presenta un nucleo significativo di opere della collezione “Terrae Motus”, la collezione conservata dal 1992 alla Reggia di Caserta che raccoglie oltre 70 lavori di 66 artisti contemporanei internazionali, chiamati dal gallerista e mecenate Lucio Amelio a partecipare e rappresentare il catastrofico evento che sconvolse Napoli e l’Irpinia nel novembre 1980, documentato in mostra dalla sequenza di immagini di Luciano D’Alessandro.
Carlo Alfano restituisce la triste storia di Eco che ama di un amore non corrisposto il bellissimo Narciso attingendo al mito classico, come accade anche nel lavoro di Bruno Di Bello che indaga sul rapporto di Apollo e Dafne.
L’uomo guerriero di Sergio Fermariello difende le singole memorie dal dramma collettivo al quale Nino Longobardi ci riconsegna, tentando di esorcizzare la forza distruttrice della natura attraverso l’arte. “La credenza” di Gianni Pisani ci riconduce ad una visione intimistica e personale mentre Ernesto Tatafiore porta in scena i simboli più tradizionali del paesaggio partenopeo, rileggendo il più tradizionale Vesuvio, attraverso un’immagine nuova ed inedita.
Arricchiscono la mostra le numerose testimonianze fotografiche realizzate da Peppe Avallone, che documentano, attraverso i ritratti degli artisti all’opera durante l’allestimento della collezione “Terrae Motus” ad Ercolano, a Villa Campolieto e, successivamente, nella prestigiose sede del Grand Palais a Parigi, attività e situazioni che hanno delineato in quegli anni un forte profilo culturale della città.
Completa il percorso espositivo la documentazione del lavoro di Daniel Buren, un testo ed un’immagine su Napoli con i quali l’artista contribuì all’edizione della mostra, in occasione del suo riallestimento al Grand Palais di Parigi (copyright e courtesy di ADAGP e Daniel Buren).
Negli spazi della collettiva verrà distribuito il magazine realizzato dal PAN per il doppio appuntamento Valparaiso- Napoli.
Data Inizio: 21 dicembre 2010
Data Fine: 04 febbraio 2011
Luogo: Napoli, Palazzo delle arti di Napoli - PAN
Orario: feriali 9.30-19.30, festivi 9.30-14. Chiuso il martedì.
Telefono: 081 7958604
Napoli, Palazzo delle arti di Napoli - PAN
Città: Napoli
Indirizzo: via dei mille 60
Provincia: (NA)
Regione: Campania
Telefono: 081 7958604
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