martedì 4 gennaio 2011

Oblivion Show diretto da Gioele Dix a Trento

06/01/2011
Teatro Auditorium
Trento
ore 16.00

07/01/2011
Teatro Auditorium
ore 20.30,

Descrizione
The Blue Apple e Il Rossetti - Teatro Stabile del Friuli Venezia-Giulia
OBLIVION SHOW
Regia di Gioele Dix
Gli Oblivion sono Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli
Musiche Lorenzo Scuda
Testi Davide Calabrese e Lorenzo Scuda


Prima di tutto il ritmo e il senso del tempo... Ecco da dove sono partiti i cinque cantattori, bolognesi d'adozione, per costruire, sotto la divertita ma rigorosa guida di Gioele Dix, uno spettacolo che coinvolge il pubblico e lo travolge con la velocità delle gag, con l'arguzia delle citazioni e dei riferimenti musicali e letterari, con la sensazionale tecnica vocale e precisione scenica di una compagnia che è cresciuta a pane e musical. Il senso del tempo, non solo musicale, entra nella natura stessa di questo show, permettendo le esilaranti connessioni musicali degli Esercizi di Stile dove vengono creati per la prima volta legami tra il Papa e Zucchero Fornaciari, Eros Ramazzotti e i Tenores di Bitti, Marco Masini e il Quartetto Cetra... Il tempo è anche quello della velocità richiesta da Internet, ed ecco l'applauditissima sintesi dei Promessi Sposi in 10 minuti (oltre 900.000 visualizzazioni su You Tube...) un perfetto micro-musical dove Renzo, Lucia e tutti i personaggi manzoniani prendono vita sulle note dei Beatles, di Umberto Tozzi, Mina, Marco Masini, Modugno, Vecchioni e Morandi, Vasco Rossi e Ivan Graziani, Baglioni e Ornella Vanoni (per citarne solo alcuni). E non parliamo poi delle tragedie di Shakespeare riassunte in 8 minuti... in un surreale contesto da ˝Porta a Porta˝ che ci racconta molto di più sull'Italia di oggi di quanto non faccia sulla Danimarca di Amleto... Il tempo è infine quello dell'orologio della Stazione di Bologna, ˝...sempre fermo sulle 10 e 25...˝, un pezzo che strappa sempre un lungo applauso commosso, non solo dalle platee emiliane, a dimostrazione del fatto che il loro nome, Oblivion - il dimenticare - ha un significato quantomeno ironico... Il lavoro artistico degli Oblivion è anche questo: insegnare a non dimenticare.

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