lunedì 13 dicembre 2010

Maestri trentini tra '800 e '900


Maestri trentini tra '800 e '900

Dal 2004 la sede trentina del Mart, Palazzo delle Albere, ha accolto l’esposizione permanente delle Raccolte d’arte dell’Ottocento, alla quale sono state affiancate, con cadenza annuale, alcune mostre tese alla valorizzazione di questo periodo, specie nelle sue connessioni con i maestri dell’arte europea fra ’800 e ’900, da Max Klinger (2205) a Franz von Stuck (2006), fino alla rassegna sulle declinazioni simboliste fra Trentino e Tirolo (2007).
A fianco dell’attività espositiva permanente e temporanea, in questi anni è stata svolta anche un’attività di ricerca e di acquisizione, attraverso le donazioni e i depositi, che, fra il 2004 e il 2008, ha arricchito le raccolte del Mart, di alcune splendide opere nel solco di quel progetto museografico inaugurato nel 2004 con la mostra “Il Secolo dell’Impero Principi, artisti e borghesi fra il 1815 e il 1915”, che intendeva valorizzare la cultura figurativa dell’Ottocento in Trentino.
Tra gli episodi più significativi delle collezioni dell’800 vanno menzionati, a fianco del celebre dipinto di Francesco Hayez, “Venere che scherza con due colombe”, i lavori di Giustiniano degli Avancini (1807-1843) e di Domenico Udine (1784-1850) e quelli di Ferdinando Bassi (1812-1883), interprete significativo della ritrattistica ottocentesca trentina.
Nelle collezioni del museo sono visibili i ritratti dei principali protagonisti dell’800 trentino, da Felice Mazzurana al conte Coronini Cronberg, podestà di Trento a metà ’800, accanto a opere provenienti dalle importanti collezioni private dell’epoca, o ai gessi e ai marmi della Gipsoteca dii Andrea Malfatti (1832-1917), lo scultore artefice di molte sculture delle fontane cittadine o del Famedio ospitato nel cimitero monumentale di Trento. Non mancano nel percorso della mostra le sezioni dedicate ai grandi protagonisti trentini della seconda metà dell’Ottocento, Eugenio Prati, Bartolomeo Bezzi, Giovanni Segantini, che furono i maestri a cui si riferì tutta la generazione seguente, anche se mediando il loro insegnamento con quella modernità appresa nelle capitali della Secessione, Monaco e Vienna.
Le sale del primo piano ospitano dunque i lavori di Luigi Bonazza, Luigi Ratini, Benvenuto Disertori, Dario Wolf, le cui inclinazioni simboliste si confrontano nell’ambito tematico del mito con le opere di Leonardo Bistolfi e Alois Delug.
Il percorso espositivo include anche esempi di pittura della Scuola di Ca’Pesaro, forse l’ultima Secessione europea prima della grande Guerra, rappresentata da un ampio nucleo di opere del trentino Umberto Moggioli, affiancate dai dipinti di Gino Rossi, e di Tullio Garbari, per concludersi con un nucleo di dipinti di Gino Pancheri.
Da segnalare infine che proprio alla vigilia dell’inaugurazione di questa mostra una nuova opera ha incrementato i depositi di opere d’arte al Mart, una “Madonna con Bambino” di Natale Schiavoni, celebre ritrattista ottocentesco attivo a Venezia e alla corte imperiale di Vienna. L’opera proviene dalla collezione privata di un’antica casa trentina.
Si tratta dell’ultima acquisizione in ordine di tempo pervenuta nelle Raccolte del Mart. Questo patrimonio è stato integrato nel corso degli anni grazie alla generosa collaborazione con alcuni musei, come il Museo Civico di Rovereto, il Castello del Buonconsiglio di Trento, con istituzioni come la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto o l’Accademia degli Agiati di Rovereto e attraverso il mecenatismo di alcuni privati, che hanno accresciuto con depositi e donazioni il patrimonio di opere d’arte fra ’800 e ’900.


Informazioni

fino al 31 dicembre 2010 (chiuso lunedì)
Mart, Palazzo delle Albere, via R. da Sanseverino 45, Trento

Da martedì a domenica 10 - 18 (lunedì chiuso)
Numero verde 800 397760
Tariffe: Intero €6, ridotto €4, famiglie €12

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