venerdì 26 marzo 2010

Il Sarca si trasforma in un parco

Dopo quattro mesi di confronto, di contributi spontanei di tante persone oltre ad incontri, escursioni, laboratori e raccolte di materiali tecnici e storici, è stato presentato ufficialmente il progetto riguardante il Parco fluviale del Sarca. Il primo traguardo questa ambiziosa quanto complessa sfida l'ha intanto già raggiunto: le quattro comunità di Arco, Dro, Nago Torbole e Riva del Garda sono infatti protagoniste di un grande tavolo di confronto attorno al quale l'intero Basso Sarca pensa in modo organico e unitario al proprio territorio.
Primi risultati concreti, un sito internet e una newsletter, oltre alla Carta del Sarca, un documento con i principi ispiratori e le linee d'indirizzo del progetto, e alla Casa del Parco, una sede itinerante sul territorio, per dare concreta ospitalità e supporto alle iniziative. Tra gli interventi proposti dal progetto, quelli di riqualificazione fluviale prevedono azioni per favorire la naturalizzazione delle sponde e degli ambienti tipici del corridoio del Sarca, di ripopolamento ittico, di potenziamento delle connessioni ecologiche e d'incremento della qualità dell'acqua.
In linea generale, il progetto prevede di ristabilire, dove possibile, la situazione di un tempo, quando il fiume presentava una diversificazione e una varietà morfologica molto più marcate d'oggi. Per quanto riguarda la popolazione ittica, il progetto mette in luce la necessità di realizzare, soprattutto in corrispondenza degli sbarramenti idroelettrici, adeguati passaggi per i pesci, oltre al potenziamento degli attuali interventi di ripopolamento, particolarmente di due specie caratteristiche e a rischio estinzione quali la trota lacustre e la trota marmorata.
Una delle linee d'intervento del progetto riguarda la fruizione del parco: in particolare, si evidenzia l'opportunità di strutturare, a partire dall'esistente, una rete ciclopedonale dalla sorgente alla foce della Sarca, oltre che di sentieri e percorsi a cavallo. Si pensa inoltre di realizzare alcune «porte del parco», percorsi di accesso e fruizione del fiume adatti a persone portatrici di disabilità, aree attrezzate fortemente caratterizzate nel loro rapporto col fiume, zone per la balneazione in sicurezza.
Obiettivo del parco è la promozione di forme di turismo sostenibili: da qui l'idea di laboratori imperniati sulla conoscenza dell'ecosistema del fiume, del ciclo delle acque, della formazione del paesaggio, della produzione idroelettrica, anche in sinergia con forme di ospitalità rurale e iniziative simili.

Info: www.progettosarca.it http://tinyurl.com/ydrdsgp

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