domenica 27 febbraio 2011

Marjane Satrapi - Il velo di Maya o dell’ironia dell’Iran


PALAZZO DI PRIMAVERA
MARJANE SATRAPI
IL VELO DI MAYA
fino al 27 marzo
(mar-dom 10-13 16-19)

Il velo di Maia prevede l’esposizione di 80
tavole originali tratte da Persepolis, l’opera
autobiografica che l’ha resa celebre. Le tavole
sono arricchite da un ampio apparato
didascalico dedicato alla Storia contemporanea
dell’Iran e alla storia del fumetto autobiografico.
Nata in Iran nel 1969, Marjane Satrapi è la
prima fumettista del suo Paese; è cresciuta
in una famiglia fortemente progressista,
sua madre era nipote di Nasreddine Shah,
un imperatore Qadjar dell’Iran ed alcuni
suoi parenti subirono gravi conseguenze
per le loro opinioni politiche. Stabilitasi
dopo varie peregrinazioni a Parigi, la Satrapi
è diventata un’autrice di fama internazionale
grazie al romanzo e al film autobiografico
Persepolis.
Il 12 marzo, alle 17.30, presso l’auditorium
di Palazzo di Primavera si terrà l’incontro
“L’altra metà delle nuvole. Il fumetto italiano
al femminile”.
Saranno presenti l’autrice Susanna Raule,
la disegnatrice Emanuela Lupacchio.
Moderatore Alessandro Di Virgilio.
In collaborazione con Antani Comics –La
libreria del Fumetto a Terni.

Marjane Satrapi - Il velo di Maya o dell'ironia dell'Iran
dal 26 febbraio al 27 marzo 2011
Terni, Palazzo di Primavera
Via Giordano Bruno, 3
Orari: dal martedì alla domenica 10.00/13.00 – 16.00/19.00
Ingresso: gratuito

Proiezione film Persepolis
dal 1 al 27 marzo 2011
Terni, Sala dell'Orologio, Caos - Centro Arti Opificio Siri
Via Campofregoso, 98

Sergio Toppi - Tassativamente


Tassativamente
Sergio Toppi
Galleria d'Arte Tricromia
Roma
Via di Panico 35
Dal 26 febbraio al 26 marzo

Dal sito della Galleria:
“Da escludere tassativamente la pericolosa tendenza di giudicare le persone dalla qualità estetica delle loro cravatte”: questa una delle (ironiche) didascalie che Sergio Toppi ha posto alla base delle sue splendide illustrazioni colorate. Toppi commenta gli scritti con la sua straordinaria capacità visionaria, creando innanzitutto uno spazio particolare all'interno del foglio disegnato, all'interno del quale fa convivere gli elementi che commentano, silenziosamente quei consigli, che potrebbe essere davvero utile seguire. Ad esempio: “Escludere tassativamente che il cinema, come settima arte, sia fonte attendibile di verità storiche” viene illustrato con un grasso informe cowboy che stringe nelle sue enormi gambe un secco indiano. E' un'immagine che propone una realtà trasfigurata, usata per raccontare un'idea possibile solo sulla carta.

Sergio Toppi è un maestro del fumetto e dell'illustrazione, uno di quegli artisti che ha saputo plasmare e indicare, con il suo stile, nuovi percorsi d'autore. Particolare è la sua verticalità, l'amore per le vignette grandi (grandi come le illustrazioni di questa mostra) in cui i disegni sembrano rivelarsi nella lettura dall'alto in basso piuttosto che in quella classica da sinistra a destra. Ma non solo: a Toppi piace rivelare e nascondere insieme, quasi che il rapporto con lo sguardo sia dettato dalla rivelazione, dalla sorpresa di riconoscere nei suoi disegni la presenza di una forma che si mostra emergendo improvvisa dal foglio.

Nel sito di Tricromia è possibile guardare le opere esposte.